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Esempio di architettura romanica nel levante ligure del XIII secolo non se ne conosce la data d'inizio della costruzione. Forse già nel 1230 la chiesa poté considerarsi conclusa, o quanto meno parzialmente completata, in quanto fu scelta quale sede dello storico incontro tra i signori Da Passano, feudatari del borgo, e i cittadini di Levanto per il rispetto dei patti stipulati nel 1229 che, tra l'altro, portarono alla dedizione del paese alla Repubblica di Genova.
È invece certo che la chiesa fu consacrata il 20 maggio del 1463 dopo i nuovi interventi di ampliamento che dal 1450, con lo sfondamento delle due fiancate laterali, portarono la struttura interna a cinque navate (prima erano tre e scandite da quattro colonne) con cappelle laterali intercomunicanti. Le snelle colonne della navata centrale riprendono il motivo decorativo a fasce alterne già presente nella facciata.
Il campanile
La facciata è rivestita da un paramento marmoreo a fasce alterne di marmo bianco di Carrara e serpentinite verde, motivo decorativo tipico dell'architettura gotica genovese. La parte alta si conclude con archetti pensili terminanti in teste apotropaiche. Così come il notevole rosone marmoreo, anche la facciata e l'interno furono al centro dei restauri, monitorati dall'architetto Alfredo d'Andrade, che furono eseguiti tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del XX secolo. L'architetto, celebre per altri recuperi architettonici commissionati a Genova e in Liguria, cercò di riportare l'intero impianto della chiesa a quello che riteneva fosse il suo aspetto in epoca medievale.